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La nomina del Responsabile della Prevenzione degli Abusi negli Enti Sportivi

La nomina del Responsabile della Prevenzione degli Abusi negli Enti Sportivi
Entro il 1° luglio 2024, in ottemperanza al disposto normativo dell’art. 33, comma 6, del Decreto Legislativo n. 36/2021, così come modificato dal Decreto Legislativo n. 120/2023, Associazioni Sportive Dilettantistiche e le Società Sportive Dilettantistiche dovranno nominare un Responsabile della protezione dei minori, allo scopo, tra l’altro, della lotta ad ogni tipo di abuso e di violenza su di essi e della protezione dell’integrità fisica e morale dei giovani sportivi.
Nel mondo dello sport, la presenza di tale Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni riveste un ruolo cruciale nell’assicurare un ambiente sicuro e rispettoso per tutti gli atleti, specialmente per i minori. Questa figura è fondamentale per prevenire e contrastare qualsiasi forma di abuso fisico, psicologico o sessuale, oltre a discriminazioni di varia natura, che potrebbero verificarsi all’interno degli Enti Sportivi.

Il nuovo Decreto Sport, Lavoratori sportivi dipendenti e Rimborsi forfettari

Il Decreto Legge n. 71 del 31 maggio 2024, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 126 del 31 maggio 2024, introduce, per quanto interessa il mondo sportivo, alcune disposizioni (artt. 1-5) in materia di sport, lavoro sportivo e relativa disciplina fiscale.

La Riforma dello Sport e il Safeguarding per gli enti sportivi

La Riforma dello Sport, ispirata dalla necessità di proteggere gli atleti da abusi, molestie e discriminazioni, ha introdotto una serie di misure atte a prevenire e contrastare tali comportamenti all’interno del mondo dello sport. Questo include la creazione di politiche specifiche di SafeGuarding, la formazione obbligatoria del personale e degli allenatori sulle tematiche legate al benessere degli atleti, nonché la nomina di figure responsabili della tutela dei minori all’interno delle federazioni e degli organismi sportivi.

Gli amministratori di un Ente Sportivo possono ricevere compensi per la loro carica sociale?

È possibile corrispondere un compenso, ove previsto da statuto, all’amministratore di una ASD o di una SSD, purchè sia deliberato dall’assemblea dei soci e purchè non si ponga in contrasto con specifiche normative/divieti che possono riguardare l’associazione (come ad esempio il D.L. 78/2010 che all’articolo 6, comma 2, sancisce la possibilità di ricevere contributi pubblici solo per gli enti privati che prevedono la gratuità delle cariche elettive).

Si avvicina la scadenza del termine del 30 giugno per gli adeguamenti degli Statuti delle ASD e SSD alla Riforma dello Sport

Per tutte le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche che ancora non hanno provveduto a modificare i propri Statuti per adeguarli alle prescrizioni di cui al Decreto Legislativo n. 36/2021, il termine ultimo per effettuare gli adeguamenti scadrà il giorno 30 giugno 2024.

Gli amministratori di un Ente Sportivo possono ricevere compensi per la loro carica sociale?

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Amministratori e volontari negli Enti Sportivi

Negli Enti sportivi spesso gli amministratori svolgono anche un ruolo attivo nell’ambito della disciplina sportiva praticata e promossa dall’associazione/società sportiva dilettantistica.
Comune il caso del consigliere di Direttivo che svolge tale incarico a titolo gratuito ma ricopre anche il ruolo retribuito di istruttore o allenatore.

Regolamento sulla tenuta, conservazione e gestione del Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche – Rasd

Grazie alle nuove procedure messe in campo sarà possibile consentire l’iscrizione al Registro, unico ai sensi di legge, anche agli enti che svolgono attività sportive non riconosciute dal Coni e dal Cip, nonché, per le associazioni sportive dilettantistiche, ottenere il riconoscimento della personalità giuridica

Notificare l’inizio di una collaborazione coordinata e continuativa con il mio istruttore sportivo

A chi devo notificare l’inizio di una collaborazione coordinata e continuativa con il mio istruttore sportivo? L’organizzazione sportiva dilettantistica che stipula un contratto di collaborazione coordinata e continuativa con un professionista sportivo deve informare il Registro delle Attività Sportive Dilettantistiche fornendo i dati necessari per identificare il rapporto di lavoro sportivo. Tale comunicazione al RAS […]

Le Agevolazioni Contributive e Fiscali per i Lavoratori Sportivi

La riforma del lavoro sportivo prevede per i lavoratori sportivi autonomi e per i lavoratori sportivi inquadrati con contratti di collaborazione coordinata e continuativa importanti esenzioni contributive e notevoli esenzioni fiscali.
Il compenso dei lavoratori sportivi è infatti esente da contribuzione fino a 5.000€ ed è esente da imposizione fiscale Irpef fino a …

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